L’Economia Civile è un’invenzione italiana; un modo diverso di guardare alla realtà economica e un insieme di prassi imprenditoriali che affondano le radici nella cultura economica e nella storia imprenditoriale dei nostri comuni.
La scienza economica, alle sue origini, aveva però come obiettivo la fede pubblica, ovvero la felicità delle nazioni, ma con l’avvento della prima rivoluzione industriale la ricerca della pubblica felicità è stata sostituita dalla ricchezza delle nazioni.
Il modello economico dominante con i suoi limiti ci ha poi portato al paradosso di una ricerca della ricchezza economica che produce oggi una ricchezza senza nazioni e nazioni senza ricchezza e senza qualità del lavoro.
L’Economia Civile vuole ritornare a quella “fede pubblica”, promuovendo una nuova generazione d’imprenditori “più ambiziosi” e generativi che guardano non solo al profitto ma anche all’impatto sociale delle loro azioni e che incarnano le loro azioni nelle tante nuove forme emergenti d’impresa come le imprese cooperative, imprese etiche, solidali, socialmente responsabili, benefit.
Noi, vogliamo partire da qui, da questo festival, per quest’affascinante missione di cambiamento del paese, nel quale si può realizzare anche la ricchezza di soddisfazione e di senso della nostra vita.
E l’Economia Civile ha questa ambizione, quella di porre i semi per il cambiamento del mondo.
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Nel quartiere Scampia, a Napoli, c’è una palestra, la Star Judo Club, che toglie tanti ragazzi dalla strada. A guidarla, Gianni Maddaloni, maestro di judo e fondatore. E padre dei…
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