Rivediamoci a Firenze.
Sono ancora tante, troppe le distorsioni di un modello di crescita che continua a mostrare tutte le sue incongruenze, basato sulla massimizzazione di un profitto che troppo spesso non ha ricadute sociali positive e sostenibili. E che non riesce a fare i conti con le grandi trasformazioni che ne sono al tempo stesso causa ed effetto: i cambiamenti climatici, le migrazioni di massa, le inaccettabili disuguaglianze che generano conflitti.
Un nuovo paradigma di sviluppo, allora, non solo è necessario, ma possibile. Uno sviluppo che rimetta al centro temi come partecipazione, condivisione, creatività (unite da forti legami di fiducia).
Per questo è nato il Festival Nazionale dell’Economia Civile, pensato come un luogo dove fare incontrare idee e progetti concreti; per dimostrare come un nuovo agire economico sia non solo possibile, ma utile e necessario.
In marzo ci eravamo ritrovati per la prima volta a Firenze, per riscoprire il valore e la freschezza di un modo di intendere l’economia che metta al centro la persona, e quindi il lavoro e l’impresa: di quella economia civile che affonda le radici nella migliore storia del nostro Paese e che ha consentito secoli di crescita e sviluppo armonico. Una idea di economia basata sulla cooperazione, sulla capacità di immaginare soluzioni nuove ai problemi, di dare e ricevere fiducia, di creare relazioni positive e generative.
Quel Festival è stato un grande momento di partecipazione attiva; ricco e fecondo il contributo di centinaia di giovani impegnati ogni giorno nel “fare” una economia differente; ci siamo confrontati con molti esponenti della politica, delle istituzioni e del mondo sociale e culturale. Perché tutto si tiene, se al centro di qualsiasi progetto di sviluppo si mette la persona (e la sua integralità).
Il percorso avviato in marzo non può dirsi concluso. Certamente ha consentito di seminare consapevolezza (mai come negli ultimi mesi si sono susseguiti eventi ed incontri stimolati proprio dal dibattito fiorentino) e tante occasioni di approfondimento. Utili, necessari, importanti.
Su questa strada vogliamo e dobbiamo proseguire. Facendo un ulteriore sforzo per individuare, promuovere, aiutare percorsi progettuali concreti, buone pratiche replicabili su territori sempre più abitabili. Per unire sempre e comunque alle idee, alle parole, la concretezza dei fatti.
Per questo ci vedremo ancora a Firenze dal 17 al 19 aprile 2020, per la seconda edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, che avrà per tema “Persone, luoghi, comunità. L’economia che rigenera”.
Mettete in agenda, vi aspettiamo a Firenze!