Diceva Martin Luther King “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”. Passwork – azienda siciliana, che abbiamo avuto modo di conoscere al Festival Nazionale dell’Economia Civile 2019 – sembra incarnare questo spirito di responsabilità sociale… di “bene per il bene”.
Passwork è, infatti, un’impresa sociale che dal 2000 opera nel settore dell’innovazione nella progettazione e realizzazione di interventi e servizi nel campo del welfare, orientato al benessere della comunità e all’inclusione sociale.
Nel 2019, è stata selezionata tra le 10 migliori aziende per il Premio Imprenditori per l’Economia Civile. Leggi la loro storia e se anche la tua azienda opera nel campo dell’Economia Civile, partecipa al nostro Bando.
Bando imprenditori Economia civile: Passwork, al Festival Nazionale dell’Economia Civile 2019
Cos’è Passwork?
«Siamo una cooperativa sociale a finalità plurima (ex L. 381/91), possiamo erogare sia servizi socio-educativi-assistenziali che attività per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Politiche attive del lavoro, formazione, servizi socio-educativi e assistenziali per l’inclusione sociale sono i principali ambiti all’interno dei quali abbiamo sviluppato una grande esperienza. Questo ci permette di offrire risposte rapide ed efficaci ai cambiamenti in atto nella società che mettono in crisi le organizzazioni, il welfare e le comunità.»
Economia, territorio e società, perché è così importante tenere legati questi tre aspetti?
«Crediamo che per valorizzare e potenziare le capacità di ogni persona occorra integrare economia, territorio e società. Crediamo nelle soluzioni di welfare che generano nuove opportunità, che ottimizzano le risorse e che producono conoscenze, capacità e competenze. E, soprattutto, crediamo che grazie a modalità di intervento partecipative e integrate si possa finalmente includere, invece che assistere, e promuovere il futuro, invece che riparare il passato.»
Passwork accoglie, cura, educa, forma, “lavora”… Quali sono le vostre esperienze, progetti e attività di economia civile realizzati?
«Quello dell’accoglienza, in particolare dei migranti che arrivano in Italia dal Sud del mondo, ma anche dai Paesi dell’Est, è uno dei settori d’intervento maturato dopo anni di esperienze fatte negli anni ’90, con i primi “sportelli immigrati” aperti a Siracusa. Il processo formativo è un altro dei punti di forza di Passwork nel territorio, in pieno rapporto e correlazione con la Scuola e l’Università, gestendo progetti di orientamento e formazione professionale, insieme a master di specializzazione per laureati e dirigenti.»
Tra i diversi progetti alimentari, invece, da voi realizzati, c’è quello presentato al Festival Nazionale dell’Economia Civile 2019, il “Courage Chocolate”…
«Courage è il cioccolato extra fondente alle erbe aromatiche dei Monti Iblei, che sta alla base del progetto Herbal Youthful Chocolate – HYC, ideato insieme a Gaia Education e Arcolaio, e realizzato con il sostegno di Lush e la collaborazione con l’Antica Pasticceria Corsino di Palazzolo Acreide, che aiuta giovani donne migranti, ospiti del nostro Centro Sprar Obioma di Canicattini Bagni, a ricostruirsi una nuova vita al loro arrivo in Sicilia, valorizzando la biodiversità del nostro territorio.
Il primo prototipo di Courage Chocolate” è stato presentato al Lush Showcase di Manchester. Questo progetto si inserisce all’interno di un percorso di sviluppo di nuovi modelli di economia civile, di sostenibilità ambientale e sociale elaborati da due cooperative sociali attive nel territorio, una, Arcolaio, di inserimento lavorativo di detenuti che produce, all’interno del carcere Cavadonna di Siracusa, con il marchio “dolci evasioni” prodotti dolciari realizzati con ingredienti biologici, e l’altra, Passwork, che ha sperimentato forme innovative di integrazione di migranti attraverso la valorizzazione delle migliori risorse del territorio.
Da questa partnership, oltre al progetto HYC, si sono sviluppate i laboratori di produzione di erbe aromatiche “frutti degli iblei” e una nuova start up, il birrificio solidale Panta Rei, ubicate entrambe negli stessi locali del Centro Sprar Obioma che ospita donne migranti con fragilità di tipo psicologico e psichiatrico.»
Ambasciatore dell’Economia Civile 2019. Come è stata l’esperienza del Festival Nazionale dell’Economia Civile?
«Abbiamo avuto la possibilità di raccontare la nostra storia imprenditoriale e per tutti noi è stato un gran bel riconoscimento per l’impegno, la professionalità, la qualità delle nostre azioni quotidiane. Ci siamo confrontati con altre 9 imprese sociali che operano in settori diversi di innovazione sociale e di sostenibilità ambientale a carattere nazionale.
Una esperienza ad alto contenuto formativo che ci convince a sviluppare sempre più iniziative di economia civile nel nostro territorio.»
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