Il punto di vista degli startupper
Conosciamo la startup Social Homing: Abitare Collaborativo
Partecipate al Festival Nazionale dell’Economia Civile perché la vostra idea di impresa si basa su caratteristiche precise, di innovazione sociale e ambientale, tese alla sostenibilità.
In che modo la sostenibilità (sociale e ambientale, oltre che economica) influisce sulle vostre strategie di business?
Quali sono i vantaggi nel proporre un modello di business sostenibile?
MeWe Abitare Collaborativo nasce come risposta al bisogno di sostenibilità nella delicatissima fase di transizione ecologica che per completezza, oltre che ambientalmente, dovrà essere anche socialmente sostenibile.
Questo è il campo di azione scelto da MeWe e vi agisce attraverso case abitate da relazioni e più accessibili nei costi.
In tutto ciò la Startup Social Homing, Gruppo di Lavoro interno a MeWe Abitare Collaborativo, si occupa di ricercare con i giovani e le nuove famiglie, quali possano essere i loro sogni e i loro bisogni legati al mondo della casa e dell’abitare.
Social Homing aiuta i giovani, che si assomigliano per passioni, valori e senso del futuro a costituire piccole comunità e a costruire relazioni di stile familiare anche dove queste non ci sono (perché sono rimaste nei luoghi di origine) o non ci sono più.
Questo modo di abitare e di vivere porta in sé più sostegno reciproco, meno solitudine, più sicurezza nel presente e nelle prospettive future, più senso di alleanza e favorisce la nascita di amicizie e relazioni significative.
L’approccio no profit del promotore immobiliare tampona il problema della sostenibilità economica del “prodotto casa” e porta con sé il vantaggio di soddisfare rilevanti (in senso quantitativo) quote di domanda potenziale che non trova adeguate risposte sul mercato immobiliare tradizionale.
Già voler essere un imprenditore o un’imprenditrice oggi è un’avventura complessa, cosa distingue un aspirante imprenditore “civile” da uno di stampo più “classico”? Cosa vi ha portati a scegliere la strada dell’economia civile?
Un’impresa sociale nasce, secondo noi, quando la cultura tradizionale di impresa allarga le braccia sconfitta e dice: «Questo è impossibile, qui il mercato non ci arriva», oppure quando l’orizzonte dei problemi da risolvere si può affrontare meglio aggiungendo un “di più” che prima non c’era e che porta qualcosa di buono.
Lì interviene l’innovazione che, nel caso di MeWe Abitare Collaborativo, ripensa e ridisegna “la casa” come costituita di spazi privati e di spazi condivisi (che chiamiamo, per brevità, cohousing). Poiché è realizzata da un soggetto non profit, con la logica dei gruppi di acquisto solidali, incrementando le possibilità di autopromozione, e poiché ricerca anche immobili di dimensioni e complessità non alla portata del singolo, può proporre spazi ad un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato. In più MeWe fornisce anche strumenti per il processo di costruzione della comunità dei futuri residenti.
Crediamo che un’impresa sociale possa fare tutto questo, perché anche attraverso la ricchezza di competenze diverse dei suoi attori, sa unire risorse di mercato a risorse extra mercato.
Tra queste ultime assumono un ruolo rilevante la soddisfazione del perché profondo di chi guida l’impresa, il suo nutrimento emotivo, e la capacità dell’insieme dell’organizzazione di attivare relazioni significative, capaci di valorizzare e supportare gli altri, riconoscendone la bellezza dell’unicità, la creatività, e la attitudine generosa.
E poi la figura dell’imprenditore che sogniamo di essere è quella di colui che, nell’azione imprenditoriale, cerca una risposta ai suoi valori più intimi riuscendo, forse, a far pace con la vita e con la sua storia. Attraverso una vision e una mission definite ed emotivamente significative, che guidano le scelte dell’impresa, si può costruire un’impresa che impatti positivamente sul territorio, sia dal punto di vista economico, che sociale, perché “ce ne sia per tutti”.
Stare bene anche al lavoro, è diventato un nuovo mantra. Quanto influisce sulla crescita e sul successo di una startup avere delle buone relazioni tra i membri del team?
In che modo si può misurare e rinforzare il sistema della fiducia nel team di lavoro?
Nel nostro caso siamo 14 soci, 5 consulenti privilegiati e 3 membri del comitato etico-scientifico; il buon funzionamento del vasto ecosistema da cui trae origine ogni team di lavoro di MeWe Abitare Collaborativo, tra cui Social Homing è legato alla risposta che sia soddisfacente per ognuno, alla domanda “cosa ce n’è per me?”.
In altri termini, la nostra Vision e la nostra Mission devono essere ampie e attrattive, affinché tutti i membri del team possano riconoscersi all’interno di MeWe, sentirsi i benvenuti e possano trovare un loro posto d’azione.
Si tratta di una sensazione che passa tra gli sguardi e nelle parole simili che risuonano, e che fa eco di reciprocità.