Radici: cultura davvero per tutti, tutti insieme
“Per una nuova cultura accessibile ed inclusiva”. E’ questo il pay off e la mission della startup romana Radici, che - utilizzando il linguaggio universale dell’arte - vuole abbattere le barriere della disabilità.
Perché dunque non rendere il patrimonio artistico appannaggio di tutti, anche di quella minoranza composta da persone con disabilità visive, uditive e motorie?
Questo ambizioso obiettivo ha portato, 4 anni fa, alla nascita dell’associazione Radici, oggi diventata startup ad alto impatto sociale e culturale.
I 7 giovani soci fondatori propongono attività culturali 100% inclusive, proponendo soluzioni innovative e multisensoriali per fruire dell’arte non solo con la vista. La startup dedica particolare interesse al tema dell'inclusione di ciechi e ipovedenti, ideando e realizzando percorsi ad hoc per superare la disabilità visiva. Il risultato è una fruizione “aumentata” anche per i normodotati, che possono ampliare la conoscenza di un’opera attivando anche gli altri sensi.
Dopo aver realizzato diverse “versioni pilota”, Radici ha realizzato delle tavole tattili mediante la “tecnica Minolta”: un disegno a rilievo su carta costituita da microcapsule termosensibili. Un oggetto essenziale per ciechi e ipovedenti, di grande pregio artistico e godibile a livello percettivo anche per i normodotati o per altre disabilità, che utilizzandolo possono usufruire di un’esperienza sensoriale del tutto nuova, che accende tutti e 5 i sensi.
Questo innovativo sistema, recentemente brevettato, permette quindi alle persone di “toccare” l’architettura di un monumento durante le visite guidate, permettendo di approfondire forma e struttura in abbinamento alla descrizione verbale. Le tavole tattili di Radici possono essere acquistate dai partecipanti alla visita guidata o tramite e-commerce sul sito della startup. Sarà come “portarsi a casa” un pezzo di un’opera d’arte, per rivivere quell’esperienza culturale unica tutte le volte che lo si desidera.
Accanto a queste attività, Radici elabora e realizza progetti di inclusione culturale, proponendo e aggiornando percorsi tattili, visite guidate aperte a tutti, laboratori innovativi per la fruizione multisensoriale delle opere d'arte e originali servizi di team building aziendali quali cene, aperitivi, concerti “al buio” e cene “silenziose”.
Per adulti o bambini, disabili fisici o mentali, normodotati o aziende alla ricerca di un team building inclusivo, il team di Radici propone esperienze commisurate alla sensibilità e curiosità di ognuno, per godere dell’arte a 360° gradi e vivere appieno l’atmosfera e i fermenti culturali della Capitale, senza trascurare gli incantevoli borghi della provincia e del Lazio.
Il team di Radici APS è composto da sette componenti, diversi tra loro per formazione e professionalità (una filologa, tre storiche dell’arte, un’archeologa, una storica e una guida turistica), ma accomunati sin dal principio dalla passione per una missione concreta: rendere più inclusiva e partecipata la fruizione del patrimonio culturale. Il progetto nasce nel 2015, nell’ambito dei progetti didattici di Servizio Civile presso i Musei civici di Roma, dove si incontrano per la prima volta i soci fondatori dell’Associazione. L’intuizione dell’attuale Presidente Cecilia Rizzo ha portato progressivamente alla realizzazione di una realtà in grado di promuovere socialità, accessibilità e inclusione, attraverso un approccio alla cultura da parte di TUTTI. Il team di Radici lavora in sinergia ed ogni componente si occupa di un settore specifico (accessibilità, turismo, didattica per le scuole, comunicazione), in base alle proprie competenze, attitudini personali e percorso formativo.