Grazie alla pluriennale collaborazione con MUS.E e da quest’anno con le cooperative fiorentine EDA Servizi e Opera d’Arte, i partecipanti al Festival Nazionale dell’Economia Civile possono usufruire dei percorsi esclusivi, su prenotazione, alla scoperta di alcuni luoghi di storia, arte e economia civile di Firenze.
Luoghi simbolo della città, visti con una prospettiva nuova: la funzione sociale che hanno avuto nei secoli. Arte, cultura, relazione un mix di tesori che hanno reso Firenze fulcro dell’umanesimo e oggi dell’economia civile.
Prenota la tua visita gratuita, indica il percorso da te scelto e inserisci tutti i dati, ti arriverà una mail di conferma e il giorno stesso ti verrà mandato un promemoria del tuo appuntamento.
Il badge del Festival Nazionale dell’Economia Civile, inoltre, dà diritto al biglietto ridotto per il circuito dei Musei civici fiorentini, per fare “il pieno” di arte e cultura!
Biblioteca delle Oblate
Luogo centrale per la vita culturale di Firenze di oggi e di ieri, l’edificio viene costruito nel 1288 dal padre della “Beatrice dantesca”: Folco Portinari. Il noto banchiere fiorentino volle edificare un luogo sicuro, che fosse gestito dalla comunità laica delle “oblate”: infermiere dedite all’assistenza e alla cura dei malati di tutte le provenienze sociali.
Nel 1936 l’edificio venne acquistato dal Comune e trasformato in biblioteca di pubblica lettura: un’altra forma di sostegno e cura dei cittadini fiorentini. Col trascorrere dei secoli, la Biblioteca delle Oblate si è arricchita di opere d’arte, mantenendo vivo il dialogo tra passato, presente e futuro verso una continua rinascita culturale, inclusiva e aperta al dialogo col territorio.
Istituto degli Innocenti
Accogliere, accudire ed educare. Questi gli scopi dell’originario Ospedale degli Innocenti, fondato grazie a un lascito testamentario di Francesco Datini, fiorentino e orfano di nascita. Un uomo che soltanto grazie al suo approccio aperto agli altri, emigrò in Francia e diventò imprenditore, tornando in vecchiaia a Firenze per “curarsi degli innocenti”.
L’Arte della Seta – corporazione di arti e mestieri fiorentina – utilizzò questo lascito affidando a Filippo Brunelleschi la progettazione e costruzione dell’Ospedale degli Innocenti, realizzando così la prima opera di economia civile privata al Mondo.
Dal 5 febbraio 1445, quando fu accolta la prima piccola ospite, l’Istituto degli Innocenti non ha più smesso di prendersi cura dei più fragili. Avviando – tra le altre sperimentazioni – anche alcuni tra i primi studi vaccinogeni e strumenti per l’allattamento artificiale e circondando di bellezza e arte i propri ospiti
Palazzo Vecchio
Palazzo Vecchio è il cuore di Firenze, simbolo della storia della città. Una storia che comincia nel 1299, quando nasce per ospitare i governanti della Firenze medievale, e che conosce un’età dell’oro nel momento in cui la famiglia Medici vi porta la propria residenza trasformandolo in una vera Reggia. Una visita per apprezzare la storia del palazzo civico, da oltre sette secoli cuore di Firenze, e i suoi capolavori.
I tetti di Firenze
Un percorso per salire in cima alla torre di Palazzo Vecchio, scoprirne la storia e godere di un’incredibile veduta della città
Per chi: per giovani e adulti
Museo Novecento
Una visita per ripercorrere gli sviluppi dell’arte del Novecento italiano grazie alle opere di grandi protagonisti.
Torre San Niccolò
Un percorso per approfondire la conoscenza della storia di Firenze nel Medioevo e ammirare un meraviglioso panorama cittadino.
Palazzo Medici Riccardi
Una visita per scoprire le bellezze della prima residenza medicea, ulteriormente e splendidamente arricchita dalla famiglia Riccardi.
Forte Belvedere
Una visita per conoscere la storia della fortezza medicea e apprezzare le opere delle mostre in corso
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Musei Civici Fiorentini
Il badge del Festival Nazionale dell’Economia Civile, inoltre, dà diritto al biglietto ridotto
per il circuito dei Musei civici fiorentini, per fare “il pieno” di arte e cultura!
Il Sistema Museale del Comune di Firenze a cui i partecipanti al Festival possono avere accesso con biglietto ridotto presentando il badge dell’evento.
Palazzo Vecchio
E’ il monumento simbolo della città e, da oltre sette secoli, sede del suo governo. Palazzo Vecchio reca testimonianze straordinarie di tutte le fasi salienti della storia e dell’arte di Firenze.
Dai resti del teatro di età romana conservati nel sottosuolo, si passa ai sontuosi ambienti dei quartieri monumentali decorati da celebri artisti del XV e XVI secolo, per giungere infine agli spettacolari affacci panoramici del camminamento di ronda e della torre.
Tra i capolavori presenti nell’edificio, la Giuditta di Donatello, le pitture di Bronzino nella Cappella di Eleonora e il Genio della Vittoria di Michelangelo.
Santa Maria Novella
Il Complesso Monumentale di Santa Maria Novella comprende la maestosa Basilica e l’adiacente Museo civico, articolato nei chiostri monumentali e negli antichi ambienti che vi si affacciano: il Cappellone degli Spagnoli, la Cappella degli Ubriachi e il grandioso Refettorio, dove è esposta una selezione dei più pregevoli arredi del Tesoro della Basilica.
Edificato dal Duecento e ingrandito nel corso dei secoli, il complesso domenicano conserva ancora oggi capolavori quali la Croce dipinta da Giotto, la Trinità di Masaccio, il Crocifisso di Brunelleschi e il ciclo di affreschi del Chiostro Verde con Storie della Genesi, fra le quali si segnala il celebre Diluvio Universale di Paolo Uccello.
Dal 2017 il percorso di visita è stato ampliato e sono quindi visitabili anche il magnifico Chiostro Grande, il suggestivo Dormitorio settentrionale nonché, nei fine settimana la Cappella del Papa, fruibile nell’ambito di visite guidate organizzate dall’Associazione Mus.e.
Museo Stefano Bardini
Il palazzo conserva l’allestimento originale voluto da Stefano Bardini, finissimo conoscitore d’arte, abilissimo e spregiudicato antiquario che nel 1922 donò a Firenze la sua collezione, è visitato da turisti e studiosi di tutto il mondo per il fascino della raccolta e della struttura museale.
Tra le opere più significative la Carità di Tino di Camaino, la Madonna della Mela e la Madonna dei Cordai di Donatello, il San Michele Arcangelo di Antonio del Pollaiolo, L’Atlante del Guercino oltre a ceramiche, bronzetti, tappeti orientali, rari cassoni quattrocenteschi e una piccola ma importantissima armeria.
Museo del 900
Inaugurato il 24 giugno 2014, il Museo Novecento è dedicato all’arte del XX e XXI secolo. Propone una selezione di opere delle collezioni civiche, che illustrano con ampio respiro l’arte italiana della prima metà del Novecento. Di grande pregio è la collezione Alberto Della Ragione, donata alla città di Firenze all’indomani dell’alluvione del 1966, impreziosita con opere di Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Gino Severini, Giorgio Morandi, Mario Mafai, Renato Guttuso, Felice Casorati e altri.
Il percorso si completa con il lascito Ottone Rosai, pervenuto al Comune di Firenze nel 1963 per volere della vedova Francesca Fei e del fratello Oreste.
Oltre alla collezione permanente, le mostre temporanee, la programmazione della Sala Cinema e Conferenze e i progetti speciali nel loggiato animano l’attività del Museo con approfondimenti tematici e multidisciplinari. A questi si aggiunge l’offerta del dipartimento di mediazione culturale, che organizza quotidianamente progetti educativi, laboratori e visite guidate per famiglie, bambini, adolescenti e pubblici speciali.
Cappella Brancacci e Fondazione Salvatore Romano
La Cappella Brancacci si trova nel transetto della Basilica del Carmine, fondata nel Duecento dai frati carmelitani insediatisi a Firenze. Deve la sua notorietà al ciclo di affreschi con Storie di San Pietro che la decora, commissionato da Felice Brancacci nel 1423. Le Storie furono eseguite da Masolino da Panicale e dal giovane Masaccio e, rimaste incompiute nel 1427, vennero terminate nel 1481-83 da Filippino Lippi.
Il museo Fondazione Salvatore Romano ha sede nel vasto ambiente del medievale Cenacolo di Santo Spirito, uno dei due più antichi refettori conventuali conservati a Firenze. Dal 1946 ospita una raccolta donata dall’antiquario Salvatore Romano e ancora oggi disposta secondo il suggestivo allestimento scenografico da lui stesso realizzato: sculture, frammenti di decorazione architettonica e affreschi staccati, dall’età romana al XVI secolo, tra cui opere di Tino di Camino e Donatello.