L’editoriale di Leonardo Becchetti, Direttore Festival Nazionale dell’economia Civile e Co-fondatore NeXt Nuova Economia per Tutti
La pandemia, la guerra in Europa, il ritorno dell’inflazione che erode il potere d’acquisto e ci rende più poveri, l’emergenza climatica sullo sfondo ed il rischio di un progressivo e sempre maggiore riscaldamento globale. Viviamo un’epoca di shock e sfide e ci domandiamo se e come ne usciremo come persone, famiglie, imprese e comunità.
E’ per questo motivo che la domanda di cultura economica e di senso del vivere aumenta e con essa il desiderio di partecipare ai festival che rappresentano momenti importanti di riflessione, confronto ed elaborazione di risposte.
Non esistono soluzioni già pronte e preconfezionate a questi problemi in continua evoluzione ma esiste un modo migliore di affrontarli che ci aiuterà a trovare man mano le risposte. Noi chiamiamo questo approccio Economia Civile e lo consideriamo fatto di quattro elementi principali.
Primo, un modo nuovo di vedere la persona, maestra di relazioni e capace di cooperazione, quell’operazione con i rendimenti (umani, sociali, economici) più alti di tutte perché quando la cooperazione funziona “uno con uno fa sempre più di due”. Secondo, un modo nuovo di vedere l’impresa proprio di quella nuova generazione di imprenditori “più ambiziosi” che vogliono unire al profitto un impatto sociale ed ambientale positivo e significativo. Terzo, indicatori nuovi per segnalare la direzione di marcia delle società ispirati al principio della generatività. I milioni di dati messi a disposizione dalle indagini sulle determinanti della soddisfazione di vita in tutti i paesi del mondo ci suggeriscono che abbiamo dentro di noi un dispositivo che ci segnala quanto il modo in cui stiamo conducendo la nostra vita impatta positivamente sulle vite altrui ed in proporzione di questo ci fa sentire felici. Usare indicatori che segnalino in che modo le società possono aumentare le possibilità di vite generative (dalla sfida dei giovani di trovare un lavoro soddisfacente e ricco di senso fino alla longevità attiva) diventa dunque fondamentale. Quarto, uno stile di soluzione dei problemi a quattro mani e non a due. Perché, la visione tradizionale che parla solo di mercati ed istituzioni nazionali non basta a risolvere problemi come quelli che stiamo vivendo ed abbiamo bisogno della terza mano della cittadinanza attiva e della quarta mano della responsabilità delle imprese.
Una delle missioni principali dell’economia civile è proprio quella di rivitalizzare i canali di cittadinanza attiva che abbiamo a disposizione nella consapevolezza che questa costruisce la pace ed è il cuore caldo della democrazia che ne assicura forza e continuità, trasformandoci da rancorosi e passivi leoni da tastiera in cittadini che si sentono compartecipi e protagonisti del progresso della propria comunità.
In un momento così difficile c’è una cosa che ci rende inguaribilmente ottimisti. La storia dell’umanità è fatta di generazioni che hanno sfidato i risultati e le convenzioni di quelle precedenti per crescere nella ricchezza di senso del vivere. Questo insopprimibile desiderio di aumentare soddisfazione e ricchezza di senso del vivere ci spinge verso risposte più generative che possono migliorare la nostra vita.
Il quarto festival dell’economia civile è un’occasione per fare un altro passo avanti insieme in questa direzione concentrandosi sull’aspetto nuovo, innovativo e generativo dell’economia.
Ci vediamo a Firenze!