Una delle esperienze più significative nate nel solco dell’economia civile è senza dubbio quella rappresentata dalle banche cooperative di comunità. Banche mutualistiche che non hanno come obiettivo quello della massimizzazione del profitto individuale, ma un vantaggio collettivo. Favorendo la partecipazione dei soci e la democrazia economica.
Nel nostro paese legate alla nascita ed alla diffusione delle prime Casse Rurali alla fine dell’800, oggi Banche di Credito Cooperativo (BCC) presenti in tutto il Paese, espressione delle comunità locali delle quali sono espressione. Interessate da una profonda riforma organizzativa, le BCC nel 2019 opereranno, mantenendo la propria individualità di banche locali, all’interno di Gruppi Bancari Cooperativi, figura originale nel panorama bancario cooperativo europeo, attraverso i quali saranno ancora più coese, efficienti ed efficaci nel perseguire le finalità mutualistiche.
Reinvestendo il risparmio laddove lo raccolgono, in presa diretta con i loro territori, le BCC svolgono anche una riconosciuta funzione di impatto sociale e – nella fase critica – anticiclica, dimostrando che una finanza alternativa è possibile. Finalizzata al bene comune.
Il Festival Nazionale dell’Economia Civile di Firenze sarà anche occasione per riflettere sul valore della finanza mutualistica, lontano da stereotipi o luoghi comuni. Presentando esperienze virtuose che sono in grado di cambiare volto alle nostre comunità, cucendo relazioni tra le persone ed innescando relazioni di fiducia, primo legame sociale.
Augusto dell’Erba
Presidente di Federcasse
Federazione delle Banche di Credito Cooperativo
e Casse Rurali