“Per lo sviluppo delle social city dobbiamo usare la nostra creatività per fare sì che l’impossibile diventi possibile”
“Gli stati passano, le città restano”
È nelle città che avviene la formazione del patrimonio linguistico, sociale e culturale delle persone, inteso non solo in forma individuale ma anche collettiva, dove i cittadini sentono di appartenere ad una comunità e ne condividono la storia, le tradizioni e i valori.
Le aree urbane nel mondo occupano il 3% della superficie terrestre, ospitano metà della popolazione, consumano il 78% dell’energia e sono responsabili del 60% delle emissioni di CO2; entro il 2050 due terzi delle persone vivrà in aree urbane.
Le città per rispondere alla sfida dei 3 zeri
Le amministrazioni locali giocano un ruolo fondamentale nell’economia civile e sociale europea: per costruire un’Europa delle persone è necessario che si rinnovi il patto di collaborazione tra cittadini, terzo settore, imprese e comuni per uno sviluppo che possa davvero definirsi inclusivo NeXt Economia e l’Università degli Studi di Firenze in collaborazione con Federcasse-BCC e Confcooperative hanno integrato con i principi dell’Economia Civile la sfida dei 3 ZERI: Zero Esclusione | Zero Disoccupazione | Zero Inquinamento proposta dal Premio Nobel Yunus al superamento dei problemi sociali e ambientali che mettono a rischio la vivibilità delle città.
Firenze vuole essere la prima sperimentazione di una Civil Social Business City in cui gli attori attivi sul territorio possano partecipare alla costruzione di un modello economico non orientato esclusivamente al profitto, che grazie alla rete relazionale preesistente, alla giusta combinazione di interessi sociali, ambientali e produttivi in una sana e costruttiva collaborazione tra centro e periferia.
Il Modello della
Civil Social Business City
1. Identificazione e soluzione di problemi sociali
Un approccio locale e cooperativo permette di identificare e affrontare i problemi sociali della città in modo più efficiente ed efficace, ogni territorio con le proprie caratteristiche socio-economiche.
2. Coordinamento degli attori locali
Background geografici e socio-economici condivisi assicurano l’effettiva interazione tra una grande varietà di attori e gruppi target, facilitando inoltre attività di co-pianificazione e coordinamento.
3. Investire nelle forme di imprese sostenibili
Rimuovendo i vari ostacoli che impediscono la nascita di un’ecosistema facilitante e nello sviluppo di una cultura d’impresa orientata al social business
4. Monitoraggio e valutazione
Il processo di implementazione del programma può essere monitorato e valutato al meglio proprio a livello locale.