Quella che stiamo per raccontarvi è la storia di un’idea. Sì, semplicemente di un’idea, ma così potente da poter rivoluzionare il modo di concepire il mondo del lavoro. Come?
Integrando tempo libero e vita professionale in un unico luogo, quello delle Serre dei Giardini, a Bologna. E questo grazie a Kilowatt.
Kilowatt è nato dall’idea di cinque amici che volevano creare uno spazio basato sulla condivisione. Uno spazio aperto 7 giorni a settimana, 24 ore su 24, dove liberi professionisti, start-up, nuove imprese si potessero incontrare per sviluppare nuove idee e progetti.
In sintesi, un HUB dell’innovazione e della crescita di nuove imprese. Quindi non solo coworking, ma anche spazi per esposizioni e mostre, formazione, eventi, uffici e servizi condivisi.
Kilowatt: integriamo tempo libero e vita professionale
Sara, co-founder di Kilowatt, ci racconta la storia di questo progetto.
«Volevamo creare uno spazio dove le persone potessero unire lavoro e tempo libero e mescolare vita privata e professionale.
Per noi coworking non significa solo condividere un luogo fisico ma portare avanti idee, progetti e lavori in quello spazio, incontrando altre persone e trovando così spunti e idee nuove.
Spesso accade che chi si occupa di design si metta a lavorare con chi fa architettura, oppure che nascano progetti tra chi fa comunicazione e chi invece si occupa di multimedia.»
Sara come nasce il nome di Kilowatt?
«Ci chiamiamo Kilowatt perché inizialmente avevamo intenzione di riqualificare un ex cabina dell’elettricità nei Giardini Margherita di Bologna per farla diventare il nostro spazio di coworking. Purtroppo la burocrazia ci ha messo i bastoni tra le ruote allungando troppo i tempi, quindi abbiamo affittato uno spazio in centro per poter partire col nostro progetto.
Ma il sogno di tornare ai Giardini è sempre rimasto, e alla fine siamo riusciti a tornarci.»
E quindi riuscire ad aprire alle Serre dei Giardini Margherita è stata una bella soddisfazione…
«Dopo aver dovuto rinunciare all’ex cabina dell’elettricità, non abbiamo smesso di cercare uno spazio pubblico da riqualificare per ridargli valore. Per questo abbiamo iniziato a dialogare con la pubblica amministrazione.
Poi abbiamo vinto il bando Incredibol del Comune di Bologna, che ci ha dato accesso alle Serre dei Giardini Margherita: un luogo bellissimo nel cuore del parco pubblico più grande di Bologna, rimasto purtroppo chiuso per oltre vent’anni. Noi abbiamo accettato la sfida di ricreare quello spirito di aggregazione proprio dei luoghi pubblici e restituirlo alla comunità.»
Qual è stato il vostro percorso?
«Abbiamo presentato il progetto di rinnovo delle Serre alla Banca di Credito Cooperativo, che si è subito innamorata della nostra idea. E ci ha concesso un finanziamento – un finanziamento agevolato per start-up innovative – grazie al quale abbiamo iniziato la ristrutturazione delle Serre.
Dopo due anni di lavori abbiamo inaugurato Le Serre dei Giardini. Insieme all’azienda incaricata alla ristrutturazione ci siamo rimboccati le maniche anche noi. Ad esempio abbiamo imbiancato per tutta la notte prima dell’inaugurazione. A mezzogiorno, quando abbiamo aperto, ho pensato: adesso ci siamo davvero!»
Cosa sono oggi le Serre e Kilowatt?
«Qui alle Serre puoi lavorare, c’è spazio per i bambini, c’è un bistrot, la sera ci sono eventi, musica, cinema. Le persone che frequentano le Serre sono giovani lavoratori, studenti universitari che vengono a sentire concerti, ma anche pensionati. Il martedì sera, quando proiettiamo i film sul nostro schermo all’aperto, ci sono più di duecento spettatori persone con un’età che va dai 2 ai 90 anni.
Uno dei servizi più apprezzati che offre il nostro spazio di coworking si chiama KW Baby. È nato dal bisogno di poter bilanciare la famiglia e il lavoro, che è una cosa difficile per tutti ma ancor più per i liberi professionisti, che non hanno quindi un posto fisso da dipendente.
Per questo abbiamo creato un servizio per i giovani imprenditori che non vogliono rinunciare a costruirsi una famiglia. È un luogo all’interno dello spazio di coworking dove i bambini possono giocare e imparare mentre i genitori lavorano. Potremmo chiamare questo servizio una forma di welfare dal basso capace di integrare il tempo del lavoro nella vita quotidiana.»
Creare relazioni, cementare la community è uno dei grandi obiettivi di questo spazio multifunzionale che raccoglie le persone che vogliono portare avanti un percorso di crescita condiviso. Non solo idee d’impresa, momenti di formazione, incontri con le realtà più interessanti del panorama imprenditoriale locale e workshop sull’innovazione, perché spesso quando vuoi avviare un’impresa la cosa più importante è creare relazioni.
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